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Immagine del redattoreSara Arrigo

SOCIAL: PERSONE CHE HANNO FATTO DELLA LORO DISABILITÀ UNA RISORSA E NON UN LIMITE

Aggiornamento: 13 giu 2022

Come essere, ad esempio, meno d'ostacolo alla mobilità, all'autonomia, alla partecipazione, al divertimento di una persona con disabilità? Seguire sui social i profili giusti potrebbe essere una fonte d'ispirazione e non solo.


Uno dei motivi per cui è difficile rendere il mondo un posto più accessibile è la mancanza di rappresentazione: se non si sa quali sono i bisogni delle persone con disabilità, non si creano condizioni che favoriscano la loro piena inclusione.


Grazie ai social media, oggi le persone con le disabilità più disparate sono in grado di far ascoltare la propria voce senza intermediari. Oggi vi presentiamo quattro profili Instagram che aiutano i follower ad entrare nel mondo della disabilità.

Silvia Calcavecchia (Sissiland): https://www.instagram.com/sissiland_/ il suo motto è “vivo quindi posso” ha due disabilità, una paralisi celebrale infantile sin dalla nascita e all’età di 22 anni ha scoperto di avere una malattia degenerativa agli occhi. Nonostante ciò, ha sempre cercato di vedere il lato positivo della vita ed essere grata di ogni attimo.

Attraverso il suo blog e il suo profilo Instagram Silvia racconta la realtà da una prospettiva diversa, per far capire che al contrario di quanto si pensi, chi possiede una disabilità può avere una vita normale tra virgolette (in fondo la normalità cos’è)? Lei è felice e cerca di ironizzare sulla sua disabilità e aiutare chi come lei ha avuto un periodo buio in cui non vedeva una via di fuga. Dice ”vorrei che questo messaggio arrivasse forte a tutti perché sono stanca di chi è convinto/a che avere una disabilità (soprattutto motoria) significhi avere anche una disabilità intellettiva".


Giulia La Marca: https://www.instagram.com/_giulia_lamarca/ il suo motto è “lo sai che l’inclusione è un valore?” psicologa e travel blogger a seguito di un incidente ha reinventato la sua vita, incontra Andrea e insieme iniziano ad esplorare il mondo. Il suo successo arriva piano piano quando inizia a pubblicare dei video su Tik Tok in cui racconta le sue giornate e tutte le difficoltà che deve affrontare nella sua quotidianità in carrozzina.

La sua vita è una continua sfida, per superare barriere fisiche legate alla sua disabilità, ma soprattutto barriere mentali. Da quando è in carrozzina non le va di seguire corsie “riservate” perché è convinta che a nessuno dovrebbe essere preclusa la possibilità di andare ovunque. Tramite i suoi video riesce a raccontare la dura realtà di chi viaggia e vive in carrozzina e vuole farla conoscere per aiutare gli altri a non rimanere impantanati nelle sue stesse situazioni. Il suo amore per il viaggio le dà una nuova prospettiva, perché è convinta che la disabilità non può bloccare in nessun modo la sua libertà.


Cosa mettere in valigia? Perseveranza e audacia per affrontare al meglio un viaggio in carrozzina.


Sofia Righetti: https://www.instagram.com/sofia_righetti/ è un’attivista, una campionessa paralimpica di Sci Alpino e una filosofa che si è laureata in Filosofia del Diritto con specializzazione nei Disability Studies. Sul suo profilo parla di abilismo interiorizzato, linguaggio inclusivo e educazione sessuale, partendo spesso da esperienze personali.

Lei ha affermato “A volte penso quanto è importante far vedere la sedia a ruote, farla diventare un accessorio normale, che non scalfisce lo stile o la bellezza di una foto, non ne modifica il significato o il valore, anzi, la potenzia, la rende ancora più bella”.


Spesso, non tutte le disabilità sono visibili, questo è il messaggio che vuole dare Giulia Gazzo (su Instagram Lunny https://www.instagram.com/lunnylunnylunny/ ). Un’attivista milanese che usa il suo profilo per fare divulgazione sull’autismo. Il senso di colpa delle persone autistiche, il pericolo di equiparare l’autismo alla genialità, il falso legame tra l’autismo e la vaccinazione sono solo alcuni dei temi che tratta.

Una frase che ci ha colpito in una sua intervista è “ho passato la vita a non sentirmi abbastanza neurotipica secondo lo standard, non voglio continuarla sentendomi non abbastanza neuroatipica secondo un altro maledetto standard”.


Cosa state aspettando? Correte a seguire i loro profili Instagram!


Sara Arrigo

Roberta Trimarchi

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