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La differenza di genere nella storia

Aggiornamento: 12 giu 2022

La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano ai lavoratori”. Si tratta dell'articolo 37 della Costituzione italiana.

Nonostante la parità di genere sia scritta nel testo fondamentale del nostro ordinamento, la condizione lavorativa delle donne vede ancora importanti differenze con quella degli uomini (gender gap), con maggiori difficoltà negli avanzamenti di carriera, oltre che un gap salariale, cioè una differenza di stipendio tra uomini e donne.


Ci sono anche molti film che sottolineano le difficoltà maggiori delle donne e le evidenti differenze legate al genere. Un esempio in cui è evidente il riscatto personale della protagonista nonostante i molti pregiudizi è “Erin Brockovich”, che racconta del successo, almeno parziale, di una donna la cui vita aveva iniziato ad andare a rotoli.

Il film racconta la storia vera di Erin Brockovich, segretaria precaria di uno studio legale e madre di tre figli, che, spinta da un'iniziale curiosità e andando contro i pregiudizi che molti avevano su di lei, indaga su una grande compagnia che ha contaminato le falde acquifere in una cittadina californiana, provocando molteplici tumori.

Dopo aver conosciuto l'avvocato Masry, Erin inizia a compiere una serie di azioni, la prima delle quali risulta essere la decisione di non arrendersi al parere dei tanti che la vorrebbero ulteriormente calata nei panni di chi è travolto dalle circostanze.

È interessante come Erin non esercita la semplice routine di un impiego, per altro precario e di basso profilo, ma un lavoro di pensiero e di rapporto per un’attività veramente produttiva, il cui frutto non siano le esigue risorse per il sostentamento, ma una ricchezza partecipabile anche ad altri.

Durante il suo lavoro, Erin punta non sulla soddisfazione del raggiungimento di un risultato, ma su quella di un risultato ottenuto grazie al coinvolgimento di altre persone che sono in grado di aiutarla e, soprattutto, non si accontenta.

Penso che il tratto più accattivante di Erin sia l’assenza di scrupoli che nulla ha a che fare con i suoi abiti e con l'idea di donna frivola che suscita sia tra i soggetti femminili che tra quelli maschili. L’assenza di scrupoli, invece, si riferisce alla capacità di non porsi limiti a ciò che una persona può raggiungere.


Per quanto riguarda il rapporto di Erin con gli uomini, in questa storia ce ne sono due.

Il primo rappresenta il legale, mentre l’altro è il suo compagno, l’uomo che la aiuta, soprattutto con i figli.

"Perché non pensi ai tuoi figli?"

"Ho fatto di più per i miei figli in questi sei mesi che in tutto il resto della mia vita".

Questo passaggio penso sia molto importante perché mette in evidenza una difficoltà in cui qualsiasi donna può trovarsi. Come viene sottolineato più volte nel film, pochi sono gli uomini che sanno proporsi come validi partner in queste situazioni, che mettono da parte la carriera per stare con i figli. La situazione che si evidenzia nel film è proprio un’inversione di parti: sarà l’uomo a fare il "mammo".


Alla conclusione del film, si lascia intendere che quanto realizzato da Erin sia stato tutto dettato dalla disperazione, quando invece si tratta di un atto competente.


Anna Argenton

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